Clara Spinelli Maffei: “Io appartengo a me medesima, e solo io voglio essere giudice del mio operare. E vinsi, almeno, la schiavitù delle cose convenzionali. E' a duro prezzo ch'io acquistai tale libertà; è pure qualche cosa anch'essa quando non si vuole usarla che per bene.”
Donna anticonvenzionale, a trentadue anni Clara si separa dal marito e in seguito stringe un rapporto affettivo con il patriota Carlo Tenca (fondatore del giornale "Il Crepuscolo"), ma non vivranno mai insieme per non rinunciare alla propria autonomia. Un comportamento assolutamente singolare se rapportato alla condizione della donna dell'epoca, anche se di origini aristocratiche. Il suo salotto fu uno dei più importanti e fondamentali per le complicate reti di contatti e i diversi pensieri che segnarono il cammino verso l'unità d'Italia.
Ciao, compagna di mostra!!!
RispondiEliminaBella l'illustrazione.
Un bacetto
grazie!! :D ma la tua dove la vedo??? :))
RispondiEliminaFra poco la metto sul blog!!!
RispondiEliminaCome potevo non commentare una mia ononima così ben illustrata! Brava, complimenti
RispondiEliminaOmonima ...volevo scrivere
RispondiEliminama è tua questa? E' eccezionale!!
RispondiEliminaale ma sei uno smemoratissimo!!!! te l'avevo fatta vedere!!! :) cmq grazie!!!
RispondiEliminawow, un'omonima!! :D grazie clara!!!
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